GIOCODANZA Ⓡ

GIOCODANZA Ⓡ

[email protected] la nuova propedeutica… ovvero imparare giocando!

Un percorso di crescita sano, attraverso un’attivita’ ludica dove le componenti principali sono: creatività, immaginazione … e tanta fantasia!
Corpo, voce, musica, spazio … diventano il mezzo per scoprire le potenzialità artistiche e creative del bambino.
Con il [email protected] gli allievi ricevono gli strumenti necessari per stimolare l’immaginazione e la fantasia – elementi indispensabili alla creatività – regolando e disciplinando le loro capacità con libertà di espressione.
Così, riscoprendosi, il bambino migliora l’autostima e, piu’ consapevole , diviene in grado di gestire questa sua libertà. Gli anni della propedeutica prevedono l’elaborazione di elementi importanti e basilari, che tuttavia non sono semplici.

Questi elementi di base vengono introdotti nella lezione sotto forma di gioco, precisando che con questo termine si fa riferimento non al gioco ricreativo, ma educativo, che puo’ essere anche ri-creativo, solo se, e in quanto, ricrea lo stato originario proprio dell’infanzia.
E’ gioco educativo perche’ vi sono regole da rispettare e contenuti precisi, che altro non sono che le componenti e gli elementi di base della Danza, come la percezione corporea, la qualita’ del movimento, lo spazio, il tempo e così via. Il gioco non è semplicemente un elemento ludico da introdurre qua e là nell’arco della lezione: la lezione stessa è un gioco … e il gioco ne diventa l’elemento portante. I bambini di oggi hanno un rapporto con il gioco più interattivo che attivo. I giochi tecnologici sono realtà “ confezionate “, che li immergono in un mondo virtuale nel quale poco spazio è riservato all’immaginazione e alla creatività.

La riscoperta del valore del gioco come “ invenzione “ e come “ azione creativa “ può aiutarli dunque a costruire attivamente la propria personalità ed è preziosa per un sano percorso di crescita. L’obiettivo del [email protected] è dunque motivare i piccoli allievi, far si che essi possano sostenere un ruolo attivo all’interno della lezione: vanno stimolate e risvegliate la loro creatività, cosi come vanno risvegliate e stimolate l’efficenza e l’attività fisica.

Grazie all’introduzione di esercizi-gioco, il bambino ha un approccio spontaneo con la Danza, perché è proprio attraverso l’attività ludica che egli esplora, conosce, per arrivare poi ad esplicare le sue capacità. Il gioco sviluppa nei bambini capacità analitiche, critiche e intellettuali, capacità che sono rivolte non solo verso se stessi, ma anche verso gli altri; esso costituisce infatti un’occasione per fare esperienze, un mezzo per esprimersi e comunicare.

E’ dunque, di importanza fondamentale non solo per quanto riguarda lo sviluppo psico-fisico del bambino, ma anche sul piano affettivo e relazionale, perché è proprio giocando che egli imita, crea, fa le sue prime esperienze. Il divertimento ed il gioco divengono gli elementi e le componenti fondamentali della lezione, utilizzando anche oggetti che, trasformandosi in attrezzi-giocattolo, forniscono ulteriori input creativi.

Gli allievi sono condotti alla scoperta delle proprie potenzialità di espressione artistica ed emotiva proprio attraverso il gioco e l’immaginazione. L’attvità ludica rappresenta l’espressione più immediata della capacità immaginativa del bambino ed è essenziale mantenere (o recuperare) queste possibilità espressive, fondamentali per lo sviluppo della sua personalità. Inoltre giocare, prima recuperando la spontaneità infantile e in seguito attraverso un movimento disciplinato, permette in modo semplice di rapportarsi sucessivamente a cio’ che condurrà alla tecnica accademica, facendo del movimento stesso un fattore che armonizza la realtà e la fantasia. Il gioco diviene dunque il mezzo più idoneo per esplorare e conoscere tutto ciò che in seguito diventerà bagaglio per la conoscenza della tecnica vera e propria. Imparare giocando, proprio grazie al divertimento del gioco, porta il bambino a ricercare la qualità del movimento, lo spinge a fare sempre meglio, così che egli arriverà – per gradi e senza noia – ad acquisire, e poi fare propi, gli elementi della tecnica, che non saranno cosìsterili o imprigionati, ma andranno ad arricchire il suo bagaglio di conoscenze e il suo linguaggio corporeo. Riuscirà in tal modo a comunicare le sure emozioni ed il suo danzare sarà allora un danzare cosciente.

Con il [email protected] i bambini non si accorgono di essere sottoposti ad un’immersione
completa, libera e liberatoria, nel gioco che educa, scioglie il loro corpo, lo plasma, lo organizza
nel movimento e nella psiche. Così anche coloro che non aspirano al professionismo
sistematico di danza ricevono da questa metodologia illuminata e sapiente, perché concepita
secondo regole precise di lunga esperienza, una formazione utile agli equilibri e agli indirizzi per
affrontare la vita”
(cit. Alberto Testa).